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venerdì 12 ottobre 2007

ALL' ANIMA MIA

ALL' ANIMA MIA

Dell'inesausta tua miseria godi.
Tanto ti valga, anima mia, sapere;
sì che il tuo male, null'altro, ti giovi.

O forse avventurato è chi s'inganna?
né a se stesso scoprirsi ha in suo potere,
né mai la sua sentenza lo condanna?

Magnanima sei pure, anima nostra;
ma per quali non tuoi casi t'esalti,
sì che un bacio mentito indi ti prostra.

A me la mia miseria è un chiaro giorno
d'estate, quand'ogni aspetto dagli alti
luoghi discopro in ogni suo contomo.

Nulla m'è occulto; tutto è sì vicino
dove l'occhio o il pensiero mi conduce.
Triste ma sollegiato è il mio cammino;

e tutto in esso, fino l'ombra, è in luce.

U. Saba

2 commenti:

aldomaria ha detto...

Lo troveremo, sì.
Il nostro bacio. Sarà
su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà fra un minuto,
o domani, o nel secolo
futuro, o proprio all'estrema
soglia dei mai?
Vivi, morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre
labbra, con altri nomi
e dopo secoli, ciò
che oggi vuole essere
qui, fin da ora?
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualcosa, si, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra né data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni
un bacio sotto i cieli
che mai abbiamo visto,
sarà senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
Oggi
il nostro bacio, il suo letto,
stanno nella fede soltanto.

francesca ha detto...

..Se ora tu bussassi alla mia porta
e ti togliessi gli occhiali
e io togliessi i miei che sono uguali
e poi tu entrassi dentro la mia bocca
senza temere baci disuguali
e mi dicessi: «Amore mio,
ma che è successo?», sarebbe un pezzo
di teatro di successo.